Amate andare in bicicletta, ma a volte soffrite di qualche dolorino alle spalle o alla schiena? Pensate che la vostra posizione in sella non sia delle migliori? Eccovi alcuni utili suggerimenti per verificare la vostra posizione in bicicletta, evitando disturbi e magari aumentando le prestazioni, piccoli dettagli che se curati nel modo corretto possono fare la differenza.
– Cosa intendiamo per “postura in sella?”
E’ il modo e la posizione che assumiamo nell’andare in bicicletta, il tipo di movimento e d’interazione che abbiamo con il mezzo.
Sono 3 i punti della bicicletta ai quali siamo vincolati: pedali, sella e manubrio ed è su questi punti di contatto che si può lavorare per trovare e assumere le posizioni più efficienti. Bisogna stare attenti ad alcuni “dettagli” che, anche se possono sembrare di poca importanza, rendono meno piacevole se non persino dannosa, la nostra passione.
– Tecnica di pedalata
Oltre ad un mezzo con dimensioni e geometrie compatibili con il nostro corpo, dobbiamo preoccuparci di assumere una postura corretta in sella, per avere una pedalata il più redditizia possibile ed evitare problemi ad articolazioni di ginocchia, braccia e polsi.
Partiamo analizzando la posizione del pedale durante l’intero movimento circolare. In line di massima le fasi in cui si trasmette forza ai pedali sono:
- il 65% la fase di spinta con pedivella orizzontale in avanti in fase di appoggio/spinta;
- il 17% in fase di trazione;
- il 12% in prossimità del punto morto inferiore (da pedivella orizzontale in avanti a pedivella in verticale in basso);
- il 6% con pedivella verticale.
Da questi dati si comprende come sia molto importante la posizione del pedale in fase di spinta, facendo forza sul pedale quando la pedivella si trova in fase orizzontale (parallela al terreno), la forza esercitata sui pedali è una sola, non ci sono dispersioni di alcun tipo. Risultato differente si ha facendo forza sul pedale inclinato verso il basso o rivolto all’indietro, si ha una dispersione di una parte della potenza che stiamo sviluppando sul pedale.
Va tenuto conto però che la forza esercitata sul pedale proviene da un sistema di leve, l’articolazione del ginocchio e soprattutto della caviglia. Con la tecnica di pedalata denominata “Ankling”, la caviglia esegue un ruolo fondamentale per scaricare la potenza sul pedale e creare la pedalata “rotonda”. Accurati studi hanno verificato che “usando il gioco” della caviglia durante la pedalata si ha la possibilità di scaricare tutta l’energia del “proprio motore” e allo stesso tempo permettere al cuore di “risparmiare” 4/5 battiti per minuto. Questo vuol dire “intossicare” notevolmente meno tutti i muscoli coinvolti del gesto della pedalata.
– Come posizionare la sella
L’inclinazione della sella, è un altro dettaglio cui bisognerebbe dare la dovuta importanza, poiché un posizionamento scorretto può mettere in crisi tutto il sistema. La posizione più corretta è perfettamente orizzontale al terreno, orientando la punta verso l’alto si andrebbe a caricare in modo eccessivo la parte bassa della schiena, creando affaticamento e indolenzimento che a lungo andare non scompaiono con il cessare dell’attività, ma si protraggono nel tempo. Mettendo invece la sella con il becco verso il basso, spostiamo il peso del nostro corpo in avanti, andando a sovraccaricare braccia gomiti e ginocchia, punti in cui avremo dolori, infiammazioni e a lungo andare tendiniti.
– Come posizionare le mani sul manubrio
Quando impugniamo il manubrio solitamente, non diamo peso al modo in cui lo facciamo, ma una presa errata può provocare disturbi e dolori a polsi, braccia e spalle. Ricordate quindi di mantenere un allineamento dell’avanbraccio con il polso, per non portare quest’ultimo ad avere una piega anomala, questo accade quando si tiene il polso troppo avanzato o troppo arretrato rispetto alla linea dell’avanbraccio.
In conclusione, ricordatevi di non farsi sempre prendere dalla foga dettata dalla passione, ma fermatevi un attimo e provate a curare questi dettagli potrete trarne dei benefici. Ricordiamoci sempre che non è il nostro corpo che si deve adeguare alla bicicletta, ma è la bicicletta che si deve adattare al nostro corpo.
Fonte:ciclismopassione.com
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