È tedesca la prima autostrada riservata esclusivamente alle biciclette: si chiamerà Radler B-1 e collegherà le città di Dortmund e Duisburg nella regione della Ruhr, lunga 60 km sorgerà su un percorso parallelo a quello dell’attuale autostrada A40 e sarà realizzata entro il 2021. Questo importante e mirato intervento consentirà di ridurre notevolmente la grande quantità di traffico che vi si concentra quotidianamente, che costringe gli autoveicoli a procedere molto lentamente per la congestione che vi si genera, tanto da essere stata soprannominata “Autostrada delle lumache”.
Come le normali piste prevederà una doppia carreggiata separata per sensi di marcia, contenuta in una larghezza di 5 metri, ed essendo progettata per favorire al massimo la percorribilità da parte dei ciclisti, sarà realizzata interamente in pianura, con superficie asfaltata, senza curve strette o pendenze e senza incroci, con un impianto d’illuminazione che ne consentirà la fruibilità anche durante le ore serali e notturne.
L’alta densità delle persone che risiedono nella zona ha favorito la decisione di realizzare tale struttura: già numerosi tedeschi si spostano ordinariamente in bicicletta per evitare le lunghe code generate dal traffico automobilistico e sicuramente il numero sarà incrementato a seguito dell’ultimazione del progetto: lo assicura Jens Hapke, dirigente dell’azienda che gestisce i trasporti urbani e regionali, la Regionalverband Ruhr. Inoltre l’autostrada delle bici favorirà una notevole riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria, assicurando un nuovo assetto di viabilità e sostenibilità all’intero tratto autostradale.
E in Italia? Mentre in Germania si arriva a costruire addirittura l’autostrada per le biciclette, le nostre città in molti casi non sono neppure dotate di piste ciclabili. Per non parlare dei rischi a cui ogni giorno vanno incontro i ciclisti che decidono di sfidare il traffico cittadino sulle due ruote.
Un dato positivo però c’è ed è quello relativo alla vendita delle biciclette che, anche nel 2012 così come era accaduto l’anno prima, ha sorpassato quella delle automobili. E i primi dati del 2013, complice la crisi economica, promettono lo stesso trend. Spicca poi il dato crescente relativo all’acquisto delle bici pieghevoli, circa 20.000 per il 2012, sintomo di un sempre maggior utilizzo che andrà sicuramente ad incrementarsi nei prossimi anni.
Dati decisamente incoraggianti che testimoniano come anche noi italiani siamo attenti alla mobilità sostenibile in favore della riduzione della quantità di emissioni nocive e della salute. E chissà che un giorno anche l’Italia non diventi un paese a misura di ciclisti.
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Fonte: gizmodo.it;



